Giuseppe Culicchia a proposito di "Cerniera lampo"

"Un romanzo che fa sorridere e riflettere"

Gianluca Morozzi a proposito di "Tutto quell'amore disperso"

"Un perfetto, equilibrato mix di musica di classe e donne complicate"

Renato Minore a proposito di "Se avessi previsto tutto questo"

"Una storia di forte identificazione in cui c’è sempre una partenza da affrontare, uno sradicamento nuovo che è ormai la condizione coscenziale di un’intera generazione."

venerdì 19 ottobre 2018

UN'INTERVISTA CONCESSA AL BLOG "DIMENSIONE NERA"

A questo link trovate un'intervista che a maggio ho concesso al blogger Walter Fabianelli: 
Il suo blog (Dimensione nera, anche se l'indirizzo web sostituisce "nera" con "parallela") è molto interessante e vi consiglio di dargli ben più di una semplice occhiata. Le sue interviste ai maggiori autori horror del momento sono imperdibili. 

  1. Hai un curriculum di tutto rispetto. Scrittore, curatore, regista! Come si diventa Luca Raimondi?
Ti ringrazio, ma non ritengo di aver fatto ancora nulla di straordinario. Quello che traspare dal mio curriculum è solo grande passione per l’arte, il cinema, la letteratura. La mia attività di regista è ormai acqua passata e, a dispetto di alcune partecipazioni a festival anche di una certa importanza e qualche sporadico premio, a un certo punto ha smesso di darmi soddisfazioni, avevo fatto tutto quello che potevo con gli scarsi mezzi a mia disposizione. Purtroppo non è un campo facile, anche un semplice cortometraggio, per essere competitivo, necessita di finanziamenti e del coinvolgimento di tanta, tanta gente. Ho preferito a un certo punto dedicarmi esclusivamente alla letteratura, campo più solitario (anche se spesso ho scritto “a quattro mani”) e di certo, nella sua componente creativa, molto meno legato ai soldi e ai mezzi a disposizione, basta un normale pc.
  1. So che ti occupi di un’iniziativa per promuovere la cultura. Di che cosa si tratta esattamente?
Credo tu ti riferisca al blog “Il Gorgo Nero” (ilgorgonero.blogspot.it), fondato qualche tempo fa da me assieme all’amico e collaboratore Giuseppe Maresca. La cultura che vogliamo promuovere, nello specifico, è quella legata al genere “horror”. Ci occupiamo quasi esclusivamente di horror italiano, un settore di nicchia, purtroppo è un genere molto poco praticato dalle nostre parti, ma ci sono comunque tanti autori che tra mille difficoltà propongono lavori più o meno ispirati alla lunga tradizione gotica e fantastica: nei fumetti o nel cinema in particolare, ma anche nella letteratura non mancano scrittori che – a volte anche in modo esclusivo – conducono da anni una ricerca e una sperimentazione continua legata alle mille suggestioni provenienti dal sovrannaturale.
  1. Hai un metodo nell’organizzazione della tua giornata?
Non so ancora adesso se posso definirmi “scrittore” nel senso più pieno del termine, di sicuro non riesco purtroppo a vivere di scrittura, non credo quindi di potermi considerare un vero “professionista”. Di certo da oltre vent’anni scrivo, e non solo romanzi, mi è sempre piaciuto farlo e penso continuerò a lungo a farlo. Ho una lunga gavetta alle spalle e di sicuro non è ancora terminata, in Italia purtroppo la gavetta non termina mai. Non vivendo di scrittura, devo purtroppo fare i salti mortali per trovare il tempo e la concentrazione per le mie opere e non ho alcun metodo a riguardo, ogni momento libero è buono per scrivere o per dedicarmi a progetti letterari come la recente antologia “I signori della notte”, edita da Morellini e distribuita da Messaggerie in modo capillare (cosa piuttosto rara, molte antologie horror faticano a uscire dall’underground). Quest’ultimo lavoro ha certamente contribuito a farmi conoscere un po’ di più nell’ambiente letterario. Aggiungo con orgoglio che, pur vivendo lontano dai grandi centri editoriali e culturali, dalle mie parti c’è da alcuni anni un certo fermento: Siracusa ospita un gran numero di scrittori di fama nazionale che non hanno abbandonato l’isola, Simona Lo Iacono, Veronica Tomassini, Annamaria Piccione, Gianfranco Damico, Stefano Amato, Angelo Orlando Meloni, Luciano Modica, Annalisa Stancanelli, Giovanna Strano e tanti altri ancora, impossibile davvero citarli tutti.
  1. Il romanzo che ti ha dato più soddisfazioni e quello che stato più ostico da scrivere?
Quello più ostico si chiama L’inverno polacco, è più che altro una raccolta di racconti che però preferisco considerare una sorta di “romanzo corale” ambientato in Polonia, la terra nativa di mia moglie, che da anni scrivo e riscrivo, monto e smonto, e non ne sono mai pienamente soddisfatto, nonostante di tanto in tanto qualche editore mi proponga di pubblicarlo. Forse anche perché, nonostante i contenuti del libro siano universali, sento la responsabilità e la difficoltà di raccontare una terra e un popolo che frequento sì da oltre una decina d’anni, ma che ovviamente non è la mia terra, il mio popolo, e la conoscenza che ne ho è del tutto relativa. Tuttavia mi ha fornito notevole ispirazione e credo che il libro, quando sarà concluso, non mancherà di interessare qualcuno.
Quello che mi ha dato più soddisfazioni, di contro, è quello più personale, che racconta la formazione sentimentale del mio alter-ego Carlo Piras, “Se avessi previsto tutto questo”, a pari merito con il suo seguito, “Tutto quell’amore disperso”. Sono i romanzi che vorrei mi sopravvivessero, pubblicati dalle benemerite Edizioni Il Foglio di Gordiano Lupi, una casa editrice che è un vero laboratorio creativo, da cui sono usciti fuori scrittori notevoli. Ho anche il progetto di una terza storia di Carlo Piras, spero di riuscire a scriverla, prima o poi.
  1. A quale progetto/i stai lavorando in questo periodo?
Oltre all’ennesima revisione del libro polacco, che se riesco a consegnarlo dovrebbe finalmente approdare in libreria intorno al gennaio 2019, sto curando una nuova antologia horror, in collaborazione con il già citato Giuseppe Maresca, che sarà pronta per l’autunno. Abbiamo raccolto trenta autori italiani tra i migliori del genere, un lavoro monumentale. Conseguenziale a questo mio rinnovato interesse per il genere, sarà la riproposizione, in una nuova e più matura versione, del romanzo “Marenigma”, ignorato (da me per primo, che l’ho promozionato poco o nulla) nella sua prima apparizione, quasi dieci anni fa.
  1. Quali sono se ci sono le regole non scritte per riuscire in questo mondo?
Non ne ho idea, se le conoscessi avrei sicuramente raggiunto risultati ancora più significativi. Quello che posso dire è che non mi sono mai abbattuto per una critica o un rifiuto, ho sempre cercato di studiare, di migliorare, di accumulare esperienza, perché oggi come oggi troppa gente affronta la narrativa con faciloneria e superficialità, qualcuno (l’ho sentito dire con le mie orecchie) strombazza magari ad alta voce di aver pubblicato un romanzo senza mai averne letto uno, come se fosse un merito.
  1. In questi mesi hai curato l’opera Il signore della notte. Storia di vampiri italiani, aggiungo che è un’antologia che ho amato sin da subito. Questa grande raccolta come è nata?
Ti ringrazio per l’apprezzamento. Per risponderti, devo citare ancora una volta Giuseppe Maresca, perché dalle nostre lunghe conversazioni relative al genere horror è scaturita questa idea di raccogliere scrittori italiani di alto livello che avessero le qualità per scrivere racconti di altrettanto buon livello letterario, dato che l’horror all’italiana ha prodotto materiale alquanto scadente, salvo alcune rare eccezioni (Danilo Arona, per nominarne uno, è un autentico maestro). Inoltre le nostre ambientazioni ci sembravano sotto-utilizzate, avevamo voglia di prendere archetipi come quello del vampiro e trapiantarlo nelle nostre realtà urbane e suburbane, nel nostro folclore, nella nostra storia, basta Transilvania, Londra, New York, abbiamo la Maremma, le Dolomiti, Roma, Milano, Bologna, persino la Sicilia, che offrono scenari adatti per ogni storia, per ogni genere. E ovviamente desideravamo vedere scrittori italiani finalmente liberi di giocare, di sperimentare al di fuori dei paletti e dalla forma mentis imposta da decenni di verismo e neo-neo-neo realismo.
  1. Un consiglio per chi si approccia a questo mondo della scrittura. Cosa deve fare una volta che pensa di avere tra le mani un prodotto di qualità?
Beh, non è così complicato, basta inviare il libro a un agente o anche direttamente agli editori (molti pubblicano nel proprio sito le modalità per inviare manoscritti e nella maggior parte dei casi è possibile farlo per email, senza alcuna spesa di spedizione), scegliendo quelli più adatti alla storia e al genere che proponiamo. Se il romanzo è di qualità, è probabile che si trovi qualcuno disposto a prendersene cura. Non a pagamento, però: un editore che chiede all’autore un contributo economico non è a mio avviso (e non solo mio) un editore serio, è una sorta di tipografo, piuttosto che abbracciare quell’ipotesi è forse più conveniente essere editori di se stessi e fare “self publishing”, tipologia di pubblicazione che non pratico ma che tutto sommato mi affascina, per quella sfrenata libertà che permette (non esente da rischi, certo, ma il bello è proprio questo).
  1. Il libro o film che ti ha influenzato maggiormente?
Ma tanti, tantissimi, il primo amore però non si scorda mai e non avrei mai cominciato a leggere senza Stephen King. Il suo romanzo “It” e “Shining”, sia il libro che il film di Kubrick, mi hanno condizionato molto nei miei primi passi di scrittore (e più di un riferimento a entrambi vi è nel mio unico e sfortunato romanzo horror, “Marenigma”, che spero di poter ripubblicare presto). Quando voglio divertirmi senza rinunciare alla qualità, allora apro un libro a caso di Lansdale. Tra gli italiani, i primi romanzi di Andrea De Carlo, Enrico Brizzi, Giuseppe Culicchia o Gianluca Morozzi sono stati importanti per accordare i miei strumenti prima di cominciare ad eseguire storie di formazione come quelle di Carlo Piras, Andrea G. Pinketts mi ha spalancato gli occhi con il suo stile spettacolare ed Eraldo Baldini mi ha illuminato il sentiero per quanto riguarda la possibilità di trapiantare l’horror in Italia. Studiando a lungo Pasolini (a cui ho dedicato due opere saggistiche), non escludo che abbia lasciato in me più di una traccia, devo ammettere però di aver sempre preferito il suo cinema o la sua poesia piuttosto che la narrativa. Nell’ultimo decennio ho letto diversi autori polacchi, voglio citare almeno Andrzej Szczypiorski, perché forse è quello che più degli altri ha lasciato qualche traccia nel mio modo di strutturare un racconto.
  1. Hai scritto tanto e di altri generi, perché proprio concedimi la frase, sei passato al lato oscuro?
Così come sono un lettore onnivoro, capace di leggere William Peter Blatty, Pietrangelo Buttafuoco e Tex nello stesso pomeriggio, sono anche uno scrittore a cui piace spaziare tra i generi, scegliendo di volta in volta quello più adatto al tipo di storia che ho in mente. Il già citato “Marenigma”, per esempio, è una storia di formazione che racconta le turbe e le angosce adolescenziali, e il genere horror ha sempre fornito molti spunti e suggestioni sull’argomento, così ho scelto quella cassetta degli attrezzi per affrontare quel lavoro. In altri casi, ho compiuto scelte differenti, utilizzando l’ironia, il grottesco, la commedia, la filosofia e tutto il bagaglio culturale che porto con me e che accresco ogni giorno.
  1. Che cosa apprezzi di più del tuo lavoro, scrivere da solo, collaborare con altri autori oppure vedere un progetto finito o iniziare un nuovo progetto?
Portare avanti un lavoro in perfetta solitudine a volte è ideale, altre volte appare come un’insopportabile maledizione, per questo spesso trovo stimolante collaborare con altri autori, purché siano amici a me molti cari se non addirittura parenti stretti (ho scritto un romanzo con mio padre), che conosco bene e che mi conoscono bene. Trovo molto utile la dialettica che si instaura in questi casi. Il tuo collaboratore ti fa notare dettagli che ti erano sfuggiti e nell’esporre il tuo punto di vista all’altro, lo chiarisci anche a te stesso. Trovo tutto questo molto utile, ciò che si perde in autenticità e autobiografismo, si guadagna in qualità, consapevolezza e profondità letteraria.
  1. Ipoteticamente parlando potessi collaborare con uno scrittore qualsiasi della storia contemporanea e non, chi vorresti al tuo fianco e su quale storia?
Non so quanto sia pertinente la mia risposta ma d’istinto non ho alcun dubbio: il mio caro amico Joe Schittino, con cui in realtà ho già avuto la fortuna di scrivere due romanzi, ma con cui non avrei alcuna remora a scriverne un terzo. Pur essendo principalmente un musicista, ha anche ottime doti narrative e soprattutto scrivere con lui è un divertimento più unico che raro. Non credo che con Stephen King avrei modo di farmi le stesse risate e poi mi sembra uno stacanovista, io sono siciliano e i miei ritmi sono più rilassati, non riuscirei di certo a stare dietro al suo! La storia? Sarebbe il frutto del nostro supremo sollazzo, insomma, sopra le righe, grottesca, tragicomica, del tutto inclassificabile, al limite del trash, insomma, però con riferimenti e influenze culturali di ogni tipo, come d’altronde il nostro ultimo lavoro, “Il grande chihuahua” (edito da Alter Ego nel 2017).

venerdì 6 luglio 2018

IL 22 LUGLIO APERITIVO LETTERARIO A VIAGRANDE

Nuovo appuntamento con il sottoscritto il 22 luglio a Viagrande (Ct): un aperitivo letterario organizzato nell'ambito della manifestazione "Expo Art", a cura di Dora D'Andrea, in cui avrò modo, sollecitato dall'amico e collaboratore Giuseppe Maresca, di rievocare i passaggi fondamentali della mia formazione di scrittore i cui ultimi esiti sono il romanzo "Il grande chihuahua" (firmato assieme a Joe Schittino) e la cura dell'antologia edita da Morellini "I signori della notte", uno scrigno contenenti i tesori scritti per l'occasione da autori quali Gianluca Morozzi, Silvana La Spina, Fabio Celoni, Danilo Arona, Nicola Lombardi e tanti altri.


martedì 15 maggio 2018

INTERVISTATO DA "LA SICILIA"

Un sentito ringraziamento alla giornalista de "La Sicilia" Monica Cartia, che mi ha intervistato in occasione dell'incontro tenutosi al Biblios Cafè di Siracusa il 27 aprile. Sua anche la foto che correda l'articolo, in cui sono ritratto assieme ai miei concittadini Angelo Orlando Meloni e Stefano Amato, autori di uno dei racconti dell'antologia.


giovedì 26 aprile 2018

IL 4 MAGGIO AL GIOIOSA BOOK FESTIVAL!

Chiacchiere da bar a Gioiosa Marea il 4 maggio. Nel senso letterale del termine: la location dell'evento sarà il Bar Centrale!
Su GioiosaToday un resoconto dell'incontro, con tanto di video. Lo trovate al seguente link: http://www.gioiosatoday.it/2018/05/07/al-gioiosa-book-festival-due-libri-di-luca-raimondi-i-signori-della-notte-storie-di-vampiri-italiani-e-il-grande-chihuahua/



martedì 24 aprile 2018

IL 27 APRILE "I SIGNORI DELLA NOTTE" AL BIBLIOS CAFE' DI SIRACUSA

Il 27 aprile nuova presentazione a Siracusa per "I signori della notte. Storie di vampiri italiani". Stavolta lo scenario è quello del caffè letterario Biblios, in via del Consiglio Reginale 11 e farmi compagnia i cari concittadini e colleghi Angelo Orlando Meloni e Stefano Amato.


lunedì 23 aprile 2018

"I SIGNORI DELLA NOTTE" AL ROMA BLOOD FEST

Incursione dei "Signori della notte" al Roma Blood Fest. Una piccola manifestazione organizzata con entusiasmo dall'Associazione Culturale Calpurnia. Poco pubblico, per me e gli autori Lea Valti e Fabio Mundadori un'occasione per conoscere gente come lo scrittore, editore e neo-regista Luigi Boccia (presto al cinema con "Scarlett") o il mitico storico del cinema-bis italiano Antonio Tentori. E soprattutto lui, il grande musicista Claudio Simonetti, leader dei Goblin (lo storico gruppo che ha venduto 4 milioni di dischi della colonna sonora di "Profondo Rosso").







martedì 10 aprile 2018

I SIGNORI DELLA NOTTE: UN PO' DI RASSEGNA STAMPA

Questi i principali articoli e le recensioni relativi all'antologia "I Signori della notte" apparsi finora sul web e sulla stampa cartacea. 

LA SICILIA
Recensione a cura di Salvo Zappulla.
"Il risultato che ne è venuto fuori è un libro dai contenuti eccellenti, di affiatamento e sincronismo; ogni autore con la propria sensibilità artistica, ognuno con la propria visione di scrittore. Non era una gara tra di loro e quindi preferisco evitare di estrapolare qualcuno dei racconti per analizzarlo in particolare, rischierei di fare un torto a quelli non citati  Tutti sono da leggere e da gustare, nella loro diversità e nella loro peculiarità, ma che nel complesso compongono  una struttura omogenea fedele al filo conduttore a cui si ispirano."

READER FOR BLIND
Recensione a cura di Laura Sgamma.
"La raccolta curata da Raimondi è un’audace iniziativa alla ricerca del fantastico italiano con vecchie leggende e cronache moderne, che non ha nulla da invidiare al resto della letteratura europea. Mostri, spiriti, vampiri e magia non sono mai stati così terribili e allo stesso tempo meravigliosi in questi racconti che oscillano tra il grottesco e il drammatico. Il lettore ha così la possibilità non solo di crederci e di avere una buona dose di incubi, ma anche di essere provvisto della capacità di trovarli e magari, di ucciderli. Perché in fondo, I Signori della Notte vivono ovunque intorno a noi. Sono le nostre paure che prendono forma e ci spingono ad affrontare la vita, ogni giorno."
Articolo integrale al seguente link: https://www.readerforblind.com/single-post/2018/04/10/I-signori-della-notte-Storie-di-vampiri-italiani

LA STAMPA (07/04/2018)
Articolo a cura di Stefano Priarone che raccoglie in particolare le dichiarazioni di Danilo Arona e Fabio Celoni.


LETTO, RILETTO E RECENSITO
Si tratta del blog di Salvatore Massimo Fazio. La recensione è curata da Domenica Blanda.
"Un’antologia diversa dal solito, un’unicum tutto italiano, in grado di offrire diversi panorami e visioni del mondo delle tenebre, siano questi ambientati nel passato che nel nostro più vicino presente. La cosa che incuriosisce di questa raccolta è proprio l’ambientazione,quindici autori che si confrontano con il suo mito e la simbologia che rappresenta, reinterpretandolo e adattandolo alla contemporaneità o lasciandolo classicamente avvolto dal manto di buio e mistero che gli è consueto."

HORROR MAGAZINE
"I quindici autori si confrontano con il suo mito e la simbologia che rappresenta, reinterpretandolo e adattandolo alla contemporaneità o lasciandolo classicamente avvolto dal manto di buio e mistero che gli è consueto, trovando uno spunto per raccontarci la vita e l’atmosfera di un angolino sempre diverso d’Italia, dalle grandi, fumose metropoli industriali alle campagne toscane, dalle vallate montane del Nord alle cittadine adagiate sul mare del Sud."  
Articolo integrale al seguente link: http://www.horrormagazine.it/11357/i-signori-della-notte-storie-di-vampiri-italiani

Sempre su Horror Magazine è la libreria Miskatonic University a consigliare il libro con toni entusiasti: 
"Siamo qui per parlarvi di una raccolta davvero superba (italiana perdipiù!) e che punta a riportare i vampiri dove meritano: ovvero nell’Olimpo dell’horror. E allora diciamo subito che I Signori della Notte, storie di vampiri italiani – uscito di recente per Morellini editore – tutto questo lo fa, e lo fa alla grandissima. Il curatore Luca Raimondi raccoglie sapientemente intorno a sé numerosi scrittori (di genere e non) del Belpaese e chiede loro di ridare dignità al vampiro, ma di farlo ambientando il tutto in gelide e desolate vallate alpine, piuttosto che nelle dolci colline toscane o in assolate cittadine del meridione. Il risultato finale, lo avrete già capito, è un’autentica bomba; una vera epifania disituazioni e atmosfere del tutto disparate e comunque sempre azzeccatissime."
http://www.horrormagazine.it/11368/miskatonic-university-consiglia-i-signori-della-notte-storie-di-vampiri-italiani

DASAPERE.IT
Recensione a cura di Luca Ramacciotti.
"Quattordici sfumature di sangue, di sensazioni, di suspense, di incredulità per un’antologia innovativa che è già un classico della letteratura (quella vera scritta bene) di genere. Si consigli a chi ama il tema vampiri, ma anche a chi non lo ama perché questo tema è una scusa per parlare di lavoro, società e virus. Si indaga nel mondo tra le punte dei canini."
Articolo integrale al seguente link: http://www.dasapere.it/2018/02/10/35057/

LEGGERE:TUTTI, LIBEROLIBRO, FINANZA&LAMBRUSCO, ROSEBUD, LA SIGNORA DEI FILTRI
Recensione di Gordiano Lupi, pubblicata su diverse riviste e blog.
"Una raccolta che vi consiglio di leggere, il livello delle storie è molto alto e adempie alla funzione della narrativa di genere, aggiungendo un pizzico di letteratura che non guasta mai, come disse un critico una volta (parlava di un mio horror cubano, genere che ho abbandonato) siamo in presenza di un intrattenimento colto."

IL CORRIERE DI ALESSANDRIA
Articolo di Angelo Marenzana (a corredo della pubblicazione integrale del racconto Giuseppe Maresca contenuto nell'antologia).
"Con l’antologia I signori della Notte (curata da Luca Raimondi per Morellini Editore) i quindici autori presenti (a firma dei quattordici racconti) si sono cimentati per raccontarci la vita e l’atmosfera di un angolo sempre diverso di Italia, dalle fumose metropoli industriali alle campagne toscane, dalle vallate montane alle cittadine sul mare meridionale. Tra vicoli, piazze storiche, coste e alture si aggirano vampiri simpatici quanto terrificanti, distinti o scanzonati, sentimentali, languidi, spietati. Compaiono con i loro canini acuminati per succhiare il nostro sangue, per popolare i nostri incubi ma anche per farci riflettere sulla bellezza della vita e del Paese in cui viviamo sempre in bilico tra ingiustizie e prepotenze."
Da segnalare anche il successivo contributo di Danilo Arona:
https://mag.corriereal.info/wordpress/2018/04/07/i-signori-della-notte-il-vampiroide-il-superstite-373/

IL FOGLIO
Stefano Priarone annuncia che "sono tornati i vampiri". Recensisce l'ultimo romanzo di Cristiana Astori sul tema e riserva un paragrafo anche all'antologia:
"Forse è davvero l’ora del ritorno del vampiro, come dimostra anche l’uscita dell’antologia “I signori della notte” (Morellini), quattordici racconti di vampiri italiani (o in Italia), del resto, come evidenzia lo scrittore Andrea G. Pinketts nell’introduzione, Christopher Lee, il più celebre Dracula della schermo aveva origini italiane (la madre era una nobildonna emiliana)."
Il link per l'articolo integrale: https://www.ilfoglio.it/cultura/2018/04/08/news/vampiri-letteratura-cristina-astori-tutto-quel-buio-187799/

VITA DI UN IO
Gabriele Farina, alias "Soloparolesparse", recensisce sul suo blog il libro e intervista anche gli autori Danilo Arona e Maurizio Cometto per il "Quotidiano Piemontese".
"Un bel viaggio ad ampio spettro, su tematiche varie ma con protagonisti fissi: i vampiri. Anche loro però variano caratteristiche e stili di vita a seconda della sensibilità dell’autore. Sono tutti racconti di alto livello e naturalmente (lo dichiara già il titolo) hanno un altro punto in comune fondamentale: l’ambientazione sul territorio italiano. Giusto per ricordare al popolo tricolore che i nostri colli non sono al sicuro nemmeno tra le mura di casa nostra, quando il signore della notte ha sete."
Il link alla recensione: http://www.soloparolesparse.com/2018/04/i-signori-della-notte-storie-di-vampiri-italiani/
Il link all'intervista: http://www.quotidianopiemontese.it/2018/04/19/signori-della-notte-storie-vampiri-italiani-intervista-danilo-arona-maurizio-cometto/

LA BOTTEGA DEL BARBIERI
Recensione di Daniele Barbieri. Si tratta dell'unica parziale stroncatura, i racconti di alcuni autori sono comunque apprezzati (da Morozzi e Lastrucci). Il fatto che l'autore liquidi con un perentorio "bah" racconti di altissima qualità come quello di Silvana La Spina suggerisce però una visione della critica e della letteratura a dir poco opinabile.
"L’insieme non regge. Troppo cattivo il prof db? Sono gusti è ovvio ma secondo me qui c’è un eccesso di fretta (o una selezione troppo generosa). Certo il tema era “stretto” ma a dimostrare che perfino a Dracula si può ricamare un nuovo mantello c’è il racconto di Morozzi mentre a Lastrucci bastano poche pagine per incantare."
http://www.labottegadelbarbieri.org/dark-italy-e-i-signori-della-notte/

RAVENNAEDINTORNI.IT
Anche lo scrittore e giornalista Nevio Galeati decide di recensire "I signori della notte" assieme a "Dark Italy" della Acheron. In questo caso la tenzone si risolve in maniera più equilibrata.
"Impeccabile, poi, I signori della notte. Storie di vampiri italiani curata da Luca Raimondi per Morellini Editore, con una prefazione scoppiettante di Andrea G. Pinketts. Quattordici racconti che declinano la figura del Signore della Notte per eccellenza; tornano alcune firme del volume precedente, a dimostrazione di come la loro vena narrativa sia fertile (Arona e Cometto); da segnalare due scrittrici: Silvana La Spina e Lea Valti, che dimostrano come si possano seguire, con originalità, le orme della grande Alda Teodorani. E si conferma autore “nero come l’inchiostro”, Nicola Lom­bardi, che riesce a essere claustrofobico anche… sulle Dolomiti. Lo stesso curatore conferma un precetto spesso dimenticato: la paura arriva anche sotto il sole e la stessa Ortigia, cuore della Siracusa antica, può ospitare vampiri. Una rassicurazione: in queste pagine gli eredi di Dracula succhiano davvero il sangue e l’anima, non vanno di (orribili) surrogati."

Segnalazioni di vario tipo sono apparse poi su: La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Giorno, Il Foglio, Versacrum, Fantasy magazine, Letteratura Horror, Speraben, Notabilis, Il piccolo, Dialessandria.it e tanti altri siti.

lunedì 9 aprile 2018

AD ALESSANDRIA UNA GIORNATA CON "I SIGNORI DELLA NOTTE"

Doppia presentazione per l'antologia: "I signori della notte. Storie di vampiri italiani", quattordici racconti per altrettante storie dedicate al mito del vampiro, questa volta italiano.
Alle 11 gli studenti del Liceo "Saluzzo-Plana" si sono confrontati con alcuni degli autori dell'antologia: Danilo Arona, Maurizio Cometto e Giuseppe Maresca moderati da Roberto Grenna.
Alle 17.30 presentazione aperta al pubblico presso il Museo Etnografico "C'era una volta" di Alessandria con Danilo Arona, Giuseppe Maresca, Fabio Celoni moderati da Antonella Ferraris e Stefano Priarone.

martedì 20 marzo 2018

IL 30 GENNAIO ALLA LIBRERIA OPEN DI MILANO CON ANDREA G. PINKETTS, FABIO CELONI, DANILO ARONA, LEA VALTI E GIUSEPPE MARESCA

Una serata per me indimentacabile quella del 30 gennaio alla libreria Open di Milano. Andrea G. Pinketts ha presentato l'antologia da me curata, "I signori della notte". Una stupenda serata introdotta dall'editore Mauro Morellini e che oltre al sottoscritto ha impegnato anche gli scrittori Fabio Celoni, Danilo Arona, Lea Valti e Giuseppe Maresca















mercoledì 17 gennaio 2018

"I SIGNORI DELLA NOTTE. STORIE DI VAMPIRI ITALIANI" IN LIBRERIA IL 18 GENNAIO


Vampiri. Vampiri in Italia. Vampiri succhiasangue, succhiatalento, succhiasogni. Quattoridici racconti dedicati a questa affascinante figura dell'immaginario popolare, di cui in Italia si è scritto poco. Quindici autori che si confrontano con il suo mito e la simbologia che rappresenta, reinterpretandolo e adattandolo alla contemporaneità o lasciandolo classicamente avvolto dal manto di buio e mistero che gli è consueto, trovando uno spunto per raccontarci la vita e l'atmosfera di un angolino sempre diverso d'Italia, dalle grandi, fumose metropoli industriali alle campagne toscane, dalle vallate montane del Nord alle cittadine adagiate sul mare del Sud. Tra vicoli, piazze storiche, coste e alture si aggirano vampiri simpatici o terrificanti, distinti o scanzonati, sentimentali, languidi o spietati. Vengono per succhiare il nostro sangue, per popolare i nostri incubi ma anche per farci riflettere sulla bellezza della vita e del Paese in cui viviamo, sulle sue ingiustizie e mancanze, sul suo dolceamaro sorriso dai canini acuminati.

Per me è stata un'attesa lunghissima, ma finalmente ci siamo. Il 18 gennaio arriva nelle librerie italiane, grazie all'editore milanese Morellini e alla distribuzione Messaggerie, "I signori della notte. Storie di vampiri italiani". Appassionato di horror fin da ragazzino, quando impazzivo per Stephen King, Clive Barker e Dylan Dog (passioni che non mi hanno mai abbandonato) e da sempre un po' deluso per la relativa mancanza di storie di questo genere ambientate in Italia, mi sono rivolto a diversi scrittori italiani per rafforzare la produzione nostrana in questo settore. Per cominciare ho scelto l'affascinante figura del vampiro, ma conto, in futuro, di effettuare operazioni simili con altri archetipi letterari del gotico e del fantastico. Ecco intanto i sanguinolenti racconti di Fabio Celoni, disegnatore e sceneggiatore per Sergio Bonelli ("Dylan Dog") e Disney ("Topolino"), Silvana La Spina, pluripremiata autrice per Bompiani, Mondadori e Giunti, Sacha Naspini (il cui contemporaneo "Le case del malcontento" edito da E/O profuma di capolavoro, come d'altronde il racconto che mi ha proposto), Gianluca Morozzi (la cui bibliografia è ormai lunga quasi quanto quella di Stephen King), nonché degli specialisti del genere horror Danilo Arona, Nicola Lombardi, Maurizio Cometto, Fabio Lastrucci, Stefano Pastor, della "Signora dei vampiri" Lea Valti, del giallista prestato all'horror Fabio Mundadori, dei miei concittadini Stefano AmatoAngelo Orlando Meloni. C'è poi la prefazione del mitico Andrea G. Pinketts e anche l'esordio di un autore da tenere d'occhio, vera enciclopedia vivente di cinema e letteratura orrorifica, Giuseppe Maresca

Il menù è ricco, l'ho ideato io e l'ha apparecchiato Mauro Morellini: spero sia di vostro gradimento. Ecco intanto il progetto grafico della copertina.
Il 30 gennaio a Milano la prima presentazione ufficiale, presso la libreria Open di via Monte Nero 6, ore 19.