Si svolgerà il 30 luglio alle 18,30, presso L'Istituto Musicale "G. Privitera" di Siracusa, la prima presentazione ufficiale del libro "Il fallimento democratico-Diagnosi di un sistema sociale", opera prima del giovane Damiano De Simone, fondatore e primo Presidente della neonata Consulta Civica di Siracusa. Coordinato da Donatella Lo Giudice, l'evento vede anche la partecipazione del sottoscritto e del semiologo Salvo Sequenzia. Presenti anche il vicesindaco e Assessore alle Politiche Culturali, Francesco Italia, e lo storico dell'arte Paolo Giansiracusa.
La prefazione del volume è di Arianna Zerillo, che identifica come spina dorsale dell'intero discorso il rapporto uomo-città, che intreccia la trama del nostro habitus sociale. Così scrive la giovane filosofa siracusana: "Dalla sorgente dell'umana natura, il flusso delle disposizioni soggettive fluisce rapido, per diramarsi in un delta di duplice foce: una vede l'individuo come terreno d’incontro di tutte le velleità ascrivibili alla sfera puramente soggettiva; l'altra individua nel cittadino la disposizione identitaria altrettanto naturale perché determinata dal suo “dover-essere-con-gli altri”, esistente tra esistenti. Il mare in cui esse trovano sbocco è però l'unico macrocosmo civico che l'accoglie. Strettamente connessi con le due facce di quest’unica medaglia civico-esistenziale che è l’uomo, sono due concetti di nuova coniazione: “Archessere”, inteso come l’enuclearsi delle determinazioni individuali nel loro distendersi esistentivo, mai prescindibili dalle circostanze spazio-temporali; “Urbimonìa”, da intendersi come il corretto strutturarsi dello spazio urbano, predisposto all’accoglienza e allo sviluppo delle potenzialità di cui ogni singolo individuo è portatore e apportatore di bene collettivo."
La prefazione del volume è di Arianna Zerillo, che identifica come spina dorsale dell'intero discorso il rapporto uomo-città, che intreccia la trama del nostro habitus sociale. Così scrive la giovane filosofa siracusana: "Dalla sorgente dell'umana natura, il flusso delle disposizioni soggettive fluisce rapido, per diramarsi in un delta di duplice foce: una vede l'individuo come terreno d’incontro di tutte le velleità ascrivibili alla sfera puramente soggettiva; l'altra individua nel cittadino la disposizione identitaria altrettanto naturale perché determinata dal suo “dover-essere-con-gli altri”, esistente tra esistenti. Il mare in cui esse trovano sbocco è però l'unico macrocosmo civico che l'accoglie. Strettamente connessi con le due facce di quest’unica medaglia civico-esistenziale che è l’uomo, sono due concetti di nuova coniazione: “Archessere”, inteso come l’enuclearsi delle determinazioni individuali nel loro distendersi esistentivo, mai prescindibili dalle circostanze spazio-temporali; “Urbimonìa”, da intendersi come il corretto strutturarsi dello spazio urbano, predisposto all’accoglienza e allo sviluppo delle potenzialità di cui ogni singolo individuo è portatore e apportatore di bene collettivo."
Nessun commento:
Posta un commento