Giuseppe Culicchia a proposito di "Cerniera lampo"

"Un romanzo che fa sorridere e riflettere"

Gianluca Morozzi a proposito di "Tutto quell'amore disperso"

"Un perfetto, equilibrato mix di musica di classe e donne complicate"

Renato Minore a proposito di "Se avessi previsto tutto questo"

"Una storia di forte identificazione in cui c’è sempre una partenza da affrontare, uno sradicamento nuovo che è ormai la condizione coscenziale di un’intera generazione."

sabato 23 novembre 2019

IL 28 NOVEMBRE ESCE "MOSCHE CONTRO VETRO"

Forse è il libro a cui tengo di più, se non da autore (anche se contiene un mio breve racconto distopico, "L'invasione della Sicilia"), sicuramente da curatore, senza nulla togliere alle mie due precedenti antologie horror. In quanto pedagogista ed educatore, ho vissuto da vicino i disagi ma anche la particolarità della condizione autistica. Il 28 novembre sarà finalmente disponile "Mosche contro vetro", l'antologia che ho voluto dedicare al tema e il cui ricavato sarà devoluto all'ANGSA, associazione che da anni lotta per i diritti delle famiglie di soggetti autistici. Un progetto che ha coinvolto altri 20 autori, uno squadrone composto dall'illustre prefatore Paolo Di Paolo, Tommaso Avati, figlio e sceneggiatore di Pupi ma anche ottimo scrittore, nonché Barbara Garlaschelli, Simona Baldelli, Elena Mearini, Roberta Lepri, Luca Martini, Barbara Panetta, Giovanna Strano i fidi Stefano Amato e Gianluca Morozzi, Stefano Corbetta e Stefano Bonazzi, Massimo Padua, Antonino Genovese, Beatrice Monroy, Ivano Porpora, Valerio Valentini e due autori direttamente coinvolti, Pier Carlo Morello e Laura Manfredi, il primo realmente autistico, la seconda madre di bambini con tale sindrome che, nel 1943, Leo Kanner descrisse per primo la sindrome autistica su una rivista medica specializzata. Di lì a poco Hans Asperger analizzò casi in cui le caratteristiche dell’autismo erano ad alto funzionamento e quindi più difficilmente riconoscibili, ampliando la definizione di autismo. Il progressivo miglioramento delle diagnosi ha ulteriormente ingigantito le statistiche numeriche: ogni anno ci sono più bambini riconosciuti come autistici, solo negli Stati Uniti ci sono oltre due milioni di persone nello spettro autistico e decine di milioni in tutto il mondo. Si stima che più dell’1 per cento della popolazione mondiale sia autistica.
Di conseguenza l’autismo è un mondo, di più, un universo, dai tanti enigmi e dalle mille (a dir poco) sfaccettature. Gli autistici sono dei soggetti dalle caratteristiche anomale e affascinanti, a volte disabili e a volte abilissimi. Come ha scritto Gianluca Nicoletti, “l’autistico è un perenne estraneo, imprigionato tra gente a lui sconosciuta, inconoscibile, e dalle quale ha pochissime speranze di essere realmente capito”. Insomma, mosche contro vetro, secondo la definizione coniata da Pier Carlo Morello, che soltanto le migliori penne delle letteratura possono provare a raccontare, trovandogli un posto privilegiato nell’ambito delle loro creazioni: 20 autori, dotati di enorme tecnica, esperienza e fantasia, si fanno forti della loro curiosità, della loro sensibilità artistica e dei loro strumenti culturali per affrontare un tema delicato e complicato, su cui si sa ormai tanto, mai però abbastanza. In quest’antologia la verità e la finzione si sposano per afferrare l’essenza ultima, tra luci e ombre, dell’esistenza autistica. 

giovedì 25 luglio 2019

RECENSIONE RACCONTO PER RACCONTO PUBBLICATA SU ALTRIMONDI.ORG

Su "Cose da altri mondi" (www.altrimondi.org), firmata da Roberto Azzara, arriva un'approfondita recensione racconto per racconto dell'antologia "24 a mezzanotte". Riporto l'inizio del lungo articolo, per leggerlo integralmente dovete cliccare qui: https://www.altrimondi.org/24-a-mezzanotte/
L’horror è una strada che la letteratura italiana ha battuto raramente, o meglio, che raramente è stata presa in considerazione, soprattutto se ambientata nel Paese del Sole e non nelle nebbiose brughiere inglesi. Eppure diverse eccellenti penne italiche hanno nobilitato il genere fantastico, ma perlopiù le loro escursioni sono considerate opere minori. Se c’è, comunque, un genere che accomuna tutte le culture a ogni latitudine è proprio quello horror. Vecchie credenze popolari, mostri e fantasmi sono patrimonio dell’umanità tutta. Paradossalmente, l’horror moderno ha le sue origini nel Secolo dei Lumi, l’epoca della vittoria della ragione e della razionalità sulla superstizione. Almeno alle origini, inoltre, prediligeva le ambientazioni e le atmosfere italiane. Il castello di Otranto (1764) di Horace Walpole, considerato il primo romanzo gotico, è ambientato nel Salento; L’italiano, o il confessionale dei penitenti neri (1797) di Ann Radcliffe a Napoli; parte della lunga saga di Varney il vampiro (1845-1847) è ambientata in Campania mentre Un mistero della campagna romana (1885) di Anne Crawford, rimanendo in tema di vampiri, nel Lazio. E allora, se loro ambientavano le loro storie nel Belpaese, perché questa sorta di idiosincrasia verso il genere e le location italiane? Forse perché Verismo o, ancor più, Neorealismo, da noi sono considerate parole sacre? Per esterofilia cronica del lettore (e dello scrittore)? Perché un’ambientazione italiana ci sembra troppo provinciale? Ma non è dalla provincia, come Lovecraft o King c’insegnano, che arrivano gli orrori più terrificanti?
Copertina 24 a mezzanotteE allora, per cercare di recuperare questo gap, ben vengano iniziative come quella rappresentata dal volume 24 a mezzanotte, recentemente pubblicato da Milena Edizioni. Si tratta di una raccolta di racconti firmati da ventiquattro autori italiani che ci portano in un particolare giro d’Italia. Un viaggio dal Nord al Sud, Isole comprese, nelle zone più oscure e nascoste del nostro Paese che a livello di potere evocativo nulla hanno da invidiare al New England fantastico di Poe, Lovecraft e King, alle periferie di Liverpool di Campbell e Barker, all’assolato Texas di Lansdale o di Hooper e alla nebbiosa Londra di mille altri autori.

martedì 11 giugno 2019

NUOVA ANTOLOGIA HORROR: "24 A MEZZANOTTE" DISPONIBILE PER OFFICINA MILENA

A un anno e mezzo dai "Signori della notte", ecco una nuova antologia, stavolta condotta con la preziosa collaborazione di Giuseppe Maresca e il supporto dell'editore campano Officina Milena. Abbiamo chiamato a raccolta ben 24 autori e abbiamo chiesto loro di immergere in italianissime atmosfere le loro storie dell'orrore. Un'edizione di gran pregio, arricchita dalle illustrazioni di Fabio Lastrucci e che vanta la prefazione dello sceneggiatore di Dylan Dog, nonché creatore di Morgan Lost e Brendon, Claudio Chiaverotti. Tra i tanti nomi coinvolti, oltre ai "fedelissimi" provenienti dalla precedente esperienza (Stefano Amato, Danilo Arona, Nicola Lombardi, Fabio Celoni, Maurizio Cometto, Gianluca Morozzi, Angelo Orlando Meloni, Lea Valti e lo stesso Lastrucci), una nutrita schiera di ulteriori ospiti, alcuni già consacrati, altri emergenti, che hanno creduto in questo progetto portato avanti a lungo con tanta fatica ma con passione e determinazione: Angelo Marenzana, Andrea Carlo Cappi, Antonio Ferrara, Pietro Gandolfi, Daniele Zito, Andrea Guglielmino, Vincenzo Barone Lumaga, Corrado Artale, Massimo Padua, Roberto Grenna, Antonella Ferraris, Barbara Panetta e, last but not least, il regista e sceneggiatore di culto, ma da diversi anni anche ottimo autore di romanzi, Biagio Proietti. Infine, un doveroso ringraziamento per l'editor Viviana Calabria, che ci ha spalleggiati durante il lungo percorso di composizione del libro. Il libro è uscito il 28 giugno, è disponibile sia in cartaceo che in ebook in libreria e negli store on line, è inoltre direttamente ordinabile anche presso la casa editrice  al seguente link: 
https://www.officinamilena.com/product-page/24-a-mezzanotte

mercoledì 6 febbraio 2019

INTERVISTA PUBBLICATA SU "LA VOCE DELL'ISOLA"

Pubblicata su "La voce dell'isola" un'intervista rilasciata tempo fa allo scrittore Salvo Zappulla.
Ecco il link, buona lettura!

"IL GRANDE CHIHUAHUA" RECENSITO SU "IL GRUPPO DI POLIFEMO"

Nuova recensione per "Il grande chihuahua" pubblicata sul sito "Il gruppo di Polifemo": il romanzo del 2017 scritto assieme a Joe Schittino è definito da Sara Bartolucci "un ardito esperimento letterario, divertente e imprevedibile". E ancora: "Il grande Chihuahua è un’opera politicamente scorretta, volgare e violenta, a tratti eccessiva tuttavia è capace di tenere incollato il naso alle pagine. Un secondogenito partorito dalle menti di due geniali scrittori che hanno saputo tenere alta l’asticella delle aspettative rischiando e vincendo."
La recensione integrale la trovate al seguente link: