Ecco la recensione apparsa su "La Sicilia" (01/09/2016) e firmata da Annalisa Stancanelli, che ringrazio di cuore.
"Una storia siracusana” sorrisi e
riflessioni
Si sorride, si ride e si riflette, anche,
leggendo l'ultima fatica letteraria di Luca Raimondi e Joe Schittino
"Cerniera lampo" una storia ambientata in una Siracusa della fine
degli anni 80.
Raimondi e Schittino danno vita ad una
galleria di personaggi accattivanti e veritieri. I due protagonisti, Teo e
Dino, frequentano un istituto professionale, sono compagni di classe ma vivono
due vite antitetiche.
Teo, ragazzotto solitario "con 17
anni sulle spalle", suona il trombone (anzi "era il primo trombone
della banda comunale di Ortygia") ed è un grande amante dello slow
walking. Un ragazzo che ama passeggiare anzi vagare negli stretti vicoli di
Ortygia. È proprio il suo personaggio a raccontarci dell'isola prima del
grande cambiamento degli ultimi anni. Teo "esplorava anfratti dimenticati, vicoli ciechi
abitati da vecchie prostitute e da soggetti poco raccomandabili... entrava in
chiesette danneggiate, si inoltrava nei meandri della Giudecca invasi da odori,
tanfi e puzze che riportavano indietro la memoria (...) a un passato indefinito...". Le vite di Teo e Dino si incrociano attraverso il personaggio della
severa prof di Storia dell'Arte, Lara Cuisi. Tanto Teo è solitario e razionale
quanto Dino è superficiale e selfconfident; si definisce tremendamente
simpatico e affascinante. Come Teo racconta Ortygia Dina disegna il mondo delle
paninoteche e dei negozi sfrecciando con il suo Ciao di colore bianco. Tra una
canzone degli U2 e il film "L'attimo fuggente" la storia riporta il
lettore indietro negli anni lasciando Dina alle sue disavventure, fra cui un
incontro indimenticabile con dei naziskin, e Teo ai suoi sogni di gloria con
il suo "trattato sulla tecnica e le risorse espressive del trombone".
ANNALISA STANCANELLI
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